lectureIlaria ManciaPotenza relazionale della performance e possibili modelli per l’istituzione museale
MAXXI L’Aquila, palco Eccezione
ingresso libero fino a esaurimento posti
Come gli artisti usano linguaggi e media differenti mettendone in discussione i limiti, affrontando tematiche centrali della contemporaneità e creando un dialogo anche con le scienze
La dimensione performativa è quella in cui meglio si esprimono istanze interdisciplinari. Lo spazio museale non può non essere luogo fondamentale di questa trasformazione, attivando modelli di integrazione fra produzione, formazione e nuove modalità di presentazione. La performance, grazie alla sua potenza relazionale, può creare forme di incontro con il pubblico che superano i limiti della mostra e dello spettacolo, portando le istituzioni museali, grazie a nuove forme di fruizione, a diventare esse stesse “performative”. Alcune esperienze internazionali degli ultimi anni sono esempio della possibilità di questa nuova visione.
Ilaria Mancia è curatrice, organizzatrice e dramaturg di progetti interdisciplinari di arti visive e performative. Ha lavorato con diversi artisti e compagnie di teatro e danza nazionali e internazionali, in diversi festival internazionali di arti performative e teatri e collaborato con spazi indipendenti. Docente, anno accademico 2022/23, di “Tecniche performative per le arti visive”, NABA Roma, Fashion Design BA e Visual Arts BA.
