con-formanceMarta CiappinaDiario di una operaia della danza
MAXXI L’Aquila, Corte
ingresso libero fino a esaurimento posti
Uno sguardo intimo e frammentato nel processo creativo di tre grandi coreografi, attraverso le annotazioni di una danzatrice che esplora la complessa relazione tra autori e interpreti
Diario di una operaia della danza appare come una lettura confidenziale fra le carte di taccuini privati, nei quali hanno trovato riparo annotazioni consumate durante il processo creativo di produzioni coreografiche scritte da tre distinti autori: Marco D’Agostin, Michele Di Stefano, Alessandro Sciarroni.
I quaderni, graffiati dalla stesura di istruzioni tecniche e note drammaturgiche, e dalle tracce della loquace inquietudine di una danzatrice, custodiscono i deliziosi contraddittori che erotizzano la relazione fra autore e interprete. Un registro giornaliero che tenta di affondare le mani in un discorso inesplicabile e carico di rebus, una catena di montaggio dagli ingranaggi delicati che educa, nel tempo, l’equipaggiamento dell’interprete.
L’interprete cammina con passo lento e giudizioso, inciampa e fa capriole, sempre sorridente mostra i denti e spia, ammirata, l’inventiva degli autori trovando consolazione nel loro irresistibile ingegno.
Marta Ciappina, danzatrice, coach e didatta, si forma a New York al Trisha Brown Studio e al Movement Research. Come danzatrice affianca Alessandro Sciarroni, Michele Di Stefano, Marco D’Agostin, Anagoor, Simona Bertozzi, Chiara Bersani, Tiziana Arnaboldi, Daniele Albanese, Daniele Ninarello. Ariella Vidach. Come docente collabora con la Scuola Luca Ronconi del Piccolo Teatro di Milano diretta da Carmelo Rifici, con il corso di Alta Formazione diretto dalla Compagnia Arearea, con la Biennale Danza di Venezia diretta da Wayne McGregor e con il progetto DA.RE diretto da Adriana Borriello. Nel 2022 riceve il Premio Danza&Danza come interprete e nel 2023 il Premio Ubu come perfomer.
di e con Marta Ciappina
con il sostegno di IntercettAzioni – Centro di Residenza Artistica della Lombardia (un progetto di Circuito CLAPS e Teatro delle Moire, Industria Scenica, Milano Musica, ZONA K)
