performanceOlga KozmanidzeSelf-reversing a cura di Sibilla Panerai | vincitore Premio PERFORMATIVE 03
Accademia di Belle Arti dell’Aquila, scalone
ingresso libero fino a esaurimento posti
Un esperimento sonoro in grado di reinventare il valore del linguaggio, vincitore del Premio PERFORMATIVE 03
Self-reversing rievoca e canalizza i fantasmi dell’isteria ottocentesca attraverso un esperimento sonoro di canto ‘all’indietro’, che recupera e potenzia la vocalità del femminile selvaggio e riflette sull’alterità insita nella lingua. Il potere ancestrale della voce si fa specchio acustico dell’autodeterminazione femminile, liberandosi dai canoni della comprensione linguistica e del controllo emotivo imposti dal patriarcato, rivelandone i meccanismi spettrali. In questa occasione Kozmanidze, che porta avanti una ricerca sui testi popolari, richiama l’antico lignaggio della terra dando voce a uno dei canti contenuti in Canti e racconti dei contadini d’Abruzzo (Ed. Squilibri, 2015) dell’antropologa Omerita Ranalli: Ripasse e ripasse è una funebre dedica a una giovane defunta, simbolo per l’artista della voce soffocata del femminile sacro.
Olga Kozmanidze (1985, she/her) è un’artista interdisciplinare di origine russa che lavora nell’intersezione tra performance, sound art e musica. La sua ricerca si basa sul perturbante, indagato all’interno di sé e delle persone, nelle cose e negli spazi, così da favorire alterazioni, relazioni e risonanze emotive.
Attualmente vive tra Berlino e Pescara, dove collabora con Campo Ife, Orti Geometrici e Pollinaria, organizzazioni che adottano modalità rigenerative di produzione naturale e culturale nelle aree rurali.