sala della Voliera e sulla Metaverse art space platform online ARIUM
ingresso gratuito su prenotazione con il biglietto del Museo
è necessario esibire la Certificazione verde COVID-19 (Green Pass)
Nel romanzo di fantascienza del 1992, Snow Crash, dell’autore americano Neal Stephenson compare il termine metaverse come uno spazio virtuale tridimensionale, condiviso, prodotto dalla convergenza della realtà fisica migliorata e di uno spazio virtuale sempre attivo in cui le persone reali coesistono nello stesso tempo, indossando occhiali speciali e cuffie con interazioni possibili attraverso degli avatar.
In occasione della mostra di Valentina Vetturi I Never Think of the Future. It Comes Soon Enough #2, allestita negli spazi del Museo e sulla Metaverse art space platform online ARIUM, si dialoga su interrogativi come: che cosa vuol dire abitare uno spazio digitale attraverso la performance? Come giocare con i limiti di questo spazio per portare al centro la fisicità e l’esperienza legata al performativo? In che modo questo nuovo ecosistema decentralizzato e ibrido, capace di creare un insieme di esperienze condivise in uno spazio 3D, può farci esplorare nuovi orizzonti performativi e di riflessione?
in dialogo con l’artista
Bartolomeo Pietromarchi Direttore MAXXI L’Aquila
Chiara Bertini Curatrice del progetto
Serena Tabacchi Curatrice del progetto e Direttrice Museum of Contemporary Digital Art
modera
Massimo Cerofolini giornalista
Posti individuali riservati per i titolari della card myMAXXI scrivendo a mymaxxi@fondazionemaxxi.it, entro il giorno prima dell’evento.