talkCecilia GuidaPartecipazione e cura nella performance negli spazi pubblici
MAXXI L’Aquila, Corte
ingresso libero fino a esaurimento posti
La performance di tipo partecipativo fuori dai musei e come strumento di riparazione e cura sociale
Negli anni Noventa e Duemila, artisti come Suzanne Lacy, Jeremy Deller, Santiago Sierra, Oda Projesi, Christoph Schlingensief, per citarne alcuni, coinvolgendo le persone comuni si sono presentati come “riparatori” del legame sociale, in relazione a un pubblico definito specificamente da un luogo e come donne, classe operaia o con lo status di immigrati. Nell’ultimo decennio, c’è stato invece un passaggio nelle pratiche sociali dalla partecipazione alla cura, intesa come prendersi cura, stare accanto, “recuperare” collettivamente un danno – legato alla razza, all’ambiente, alle disabilità – per una guarigione comune nei progetti partecipativi di Simone Leigh, nei pasti comuni performativi di Cooking Sections e negli spettacoli di Jérôme Bel.