Danilo BucchiVolume V.15
a cura di Fanny Borel
a cura di Fanny Borel
La ricerca sul segno e la libertà del gesto si rintracciano nell’opera Volume V.15 in cui Danilo Bucchi rende tridimensionali le figure bidimensionali che compongono il suo universo, in particolare quello del video .O presentato nella Corte del MAXXI L’Aquila il 22 giugno e ancora fruibile tramite QR code.
Nel video .O, figure antropomorfe una dopo l’altra vengono disegnate da una mano invisibile. In una trasformazione che lega il singolo agli altri rendendolo parte di un essere composito, le parti vuote si riempiono di colore, finché gradualmente il nero arriva a coprire interamente lo sfondo. La scultura Volume V.15 , rappresentazione del primo soggetto che compare nel video, diviene entità che si materializza staccandosi dalla composizione per la quale è stata pensata inizialmente, attivando una riflessione sul concetto di memoria.
Dalla sua versione digitale, visibile solo attraverso lo schermo, la figura rappresentata diventa tangibile e si colloca nello spazio pubblico.
Con Volume V.15 l’invito è di avvicinarsi al mondo immaginifico di Bucchi, sperimentando il carattere dinamico e aperto della sua arte.
Danilo Bucchi (Roma, 1978) utilizza varie tecniche tra cui disegno, pittura, fotografia e sperimentazioni digitali che testimoniano la ricerca sul segno che l’artista conduce da sempre: la libertà del gesto e la predilezione del nero su bianco, segni che riconducono a note, per la loro riconoscibilità e ripetizione, richiamando la composizione musicale.
Volume V.15, 2023
Smalto su ferro
Courtesy Danilo Bucchi